Modifiche sulla legge 104: ecco cosa cambia, pazzesco

La legge 104 ha subito alcune modifiche, condizione che influisce migliaia di fruitori di questa norma, estremamente importante per il nostro paese, che garantisce una forma di assistenza economica, ma non solo: definita come norma di assistenza per l’integrazione sociale e per i disabili di determinate condizioni, esiste dal 1992.

Dal 2025 è stato concepito un netto taglio rispetto al passato anche in merito al concetto di calcolo e sviluppo della legge 104, attraverso un decreto ufficializzato nel 2023 ma di fatto “attivo” da poche settimane. Questa non è stata l’unica serie di modifiche di una legge che oramai ha più di 30 anni, ma è sicuramente da comprendere nella sua essenza.

Cos’è la legge 104

Cos’è la legge 104? Hanno diritto a questa legge datata 1992, definita inizialmente legge- quadro per l’assistenza tutti coloro che soffrono di condizioni generate da minorazioni fisiche, psichiche che sono la causa di difficoltà o impedimenti in merito all’apprendimento ma anche al lavoro o al vivere comune. Questa legge fornisce l’accesso a diverse agevolazioni ma anche ad un assegno a cadenza mensile

Varie sono state le modifiche legate alle possibilità di ottenimento, quindi modificando la platea di potenziali beneficiari ma anche in merito a nuove condizioni. E’ una misura molto impattante anche a livello sociale, anche se non sempre il calcolo e quindi il concetto stesso di assistenzialismo risulta essere particolarmente complesso da definire per lo stato italiano.

Cosa cambia?

Le modifiche in questione sono, secondo la Gazzetta ufficiale, ancora in via di sperimentazione, ed avranno un potenziale reversibilità eventuale nei mesi successivi, quella più sostenuta è indubbiamente legata a chi sostiene gli esami da parte dello stato per l’ottenimento e l’accertamento, attraverso una semplificazione che coinvolge anche il cosiddetto Decreto Disabilità.

  • Seguendo questa forma sperimentale di cambiamento, dal 1° gennaio 2025 sarà l’INPS a farsi carico dell’operazione di valutazione di base della condizione di disabilità del soggetto
  • Cambia sostanzialmente il tipo di visita che sarà unica e collegiale in base alle classificazioni internazionali ICD e ICF

Non più varie visite, ma una sola che servirà basilarmente per definire la condizione del soggetto ed al tempo stesso se le condizioni costituiscono la definizione di disabile per il riconoscimento dell’invalidità o dell’inabilità, che per tutto il 2025 sarà attivo su tutto il territorio nazionale. In caso di risposta positiva in termini di tempistiche, la nuova formula sarà confermata a partire dal 2026.

La sperimentazione è partita lo scorso maggio 2024 con la firma dei due decreti che hanno modificato il precedente ordinamento e questo è stato concepito con l’intenzione di ottimizzare e quindi agevolare anche le richieste che in merito alla legge 104 sono decisamente numerose ed in grado di occupare una ampia tipologia di tempo per lo Stato italiano.

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