Un manager da solo può molto poco, indipendentemente dalle proprie abilità e dalle proprie caratteristiche in fatto di leadership oppure di carisma, in praticamente ogni caso vi è una schiera di collaboratori, o ancora più specificatamente un vero e proprio team, che deve funzionare esattamente come una squadra. Anche la migliore di queste però ha bisogno di motivazioni.
E’ uno dei principali problemi dei manager alle prime armi, trovare il segreto della motivazione e magari riuscire ad inculcarla senza sforzi presso tutti i presenti della propria selezione di lavoratori, indipendentemente dal loro ruolo. Alcuni consigli possono sembrare assolutamente banali ma la differenza tra i ruoli ed il contesto professionale spesso porta un distaccamento tra le varie parti.
La motivazione alla base di un team efficace
Come motivare il proprio team in modo vincente? Esistono naturalmente vari ambiti, ricordando che tutti sono davvero utili potenzialmente parlando ma che solo agendo come un’unica entità è possibile raggiungere i traguardi prefissiati e soprattutto andare oltre. Il primo, seppur banale consiglio, è quello del rispetto della persona ancor prima dei ruoli.
Il manager deve assolutamente dare l’esempio, e non agire in modo sovrastante gli altri magari prendendo decisioni oggettivamente errate esclusivamente perchè ha la possibilità di farlo. Questo accresce la fiducia ma se effettuata nel modo giusto garantisce anche una forma di responsabilità e libertà nei dare giudizi sinceri per migliorare.
I principali consigli in merito
A proposito di comunicazione, incoraggiarla seppur con una forma di ambito professionale (non è particolarmente una buona idea impiegare noi stessi un linguaggio troppo informale ma neanche troppo formale, possiamo scegliere una via di mezzo specialmente per un piccolo team) oltre ad essere una eccellente proposta provare ad incoraggiare i rapporti umani medio profondi all’interno del team.
- Incentivare il lavoro con opportunità di carriera, legando anche alcuni bonus economici e non solo
- Offrire la possibilità di fare ricorso a strumenti di lavoro aggiornati e di buon livello, questo impatta sul lavoro ma anche sull’umore del team
- Ascoltare le critiche, sapendole però distinguere dai semplici capricci e dando loro la giusta priorità
La gratitudine deve essere sempre presente quando necessaria ma non impiegata per favoritismi soprattutto se particolarmente evidenti. Spesso basta utilizzare un linguaggio accompagnato da segni tangibili che devono essere misurati ma anche generosi soprattutto nei momenti di effettiva difficoltà lavorativa, ad esempio durante una fase o una crisi difficile che è stata superata.
Chiarificare gli obiettivi rendendoli partecipi a tutti e dare la possibilità a tutti di poter dire la propria opinione fa sentire il team più unito tra i vari componenti, infine può essere una ottima idea concepire una classica ma efficace forma di feedback, ossia di opinioni su cose che “vanno bene” e cose da migliorare anche attraverso un sistema di opinione anonimo.