La storia della Lira è piuttosto lunga e travagliata, caratterizzata da esemplari di monete e banconote, o come meglio definite carte di pagamento, che hanno davvero costruito le fondamenta stabili di una valuta di cui oggi percepiamo con una certa nostalgia l’assenza. Eppure, questa nostalgia per alcuni appassionati si è trasformata di voglia di avere i pezzi migliori di questa moneta, quelli cioè che sono ricchi di grande importanza.
Tra le banconote in particolar modo spiccano le 500 lire di carta, che ha segnato un’epoca ormai nemmeno molto vicina ai giorni nostri, che rappresenta oggi molto più che un semplicissimo ricordo. Infatti, alcune di queste edizioni sono diventate oggetti da collezione e potrebbero valere cifre sorprendentemente alte. Ecco cosa sapere su questa mitica banconota e quali sono le caratteristiche che ne aumentano il valore.
Una breve storia: le 500 lire di carta
Si chiamava ufficialmente biglietto di Stato e stiamo parlando della versione cartacea delle 500 lire, che fino anni Sessanta era stata presentata al pubblico solo come moneta di metallo. Questa, rimasta in circolazione fino ai primi anni Ottanta, è stata per decenni un elemento essenziale della vita quotidiana, rimanendo attiva, poi sotto forma nuovamente di moneta, fino alla passaggio di testimone all’euro, nel 2002.
Il valore nominale di questa banconota era sicuramente piccolo rispetto agli standard odierni, per cui alle banconote vengono affidate tutte cifre molto elevate. Inoltre, anche il design era particolarmente curato, essendo anche piuttosto distintivo: su un lato era raffigurata la figura dell’Italia turrita, un personaggio che è il simbolo alla fine della nostra terra, mentre sull’altro lato ci sono elementi decorativi di varia natura.
Preziosità tra elementi distintivi e fattori chiave
E’ ovvio che, prima di capire come mai alcune di queste banconote da 500 lire siano diventate così famose e attraggano incredibilmente l’interesse degli appassionati, diventa importante anche esaminare alcuni fattori che sono proprio alla base della valutazione di una banconota di questo tipo, che dipende con molta particolarità da questi dettagli:
- la rarità è un aspetto speciale, perché sancisce il fattore determinante: meno banconote da 500 lire ci sono ancora in giro, più il valore di quelle presenti tenderà a salire in maniera vertiginosa.
- le condizioni raffinate e attente fanno sicuramente la differenza, perché aumentano il valore
- i numeri di serie sono un altro fattore, perché alcuni sono davvero particolari, come quelli che presentano numeri progressivi, numeri doppi o sequenze rare
- l’anno di emissione, dove le prime edizioni delle 500 lire, emesse negli anni ’60, sono generalmente più rare rispetto a quelle degli anni successivi, e quindi più preziose.
Pertanto, consideriamo che le serie rare e speciali, dove il codice identificativo è di tipo alfanumerico, iniziano con la lettera X ed è il tipo di codice più ricercato, con un valore che va da 500 e 1.500 euro. Se poi sono anche banconote ben conservate, le 500 lire in questo caso non superano i 300 euro di valore. Quindi, tutto dipende da come si adattano i fattori che sono stati presentati alla banconota di 500 Lire.
Le vecchie lire di carta sono qualcosa a cui puntiamo per ricordare quello che la lira è stata in grado di creare, ovvero una stabilità economica con poco ma con tanti sacrifici, soprattutto quelli degli italiani. Ecco perché si guarda a questi piccoli pezzi di carta come una vantaggiosa opportunità economica, che non ti farà arricchire, ma racchiude in sé un tesoro prezioso di ricordi.